Rassegna Viaggi nella Memoria

Rassegna Viaggi nella Memoria

Una rassegna per non dimenticare

Gennaio è il mese in cui ricorre il Giorno della Memoria e noi di Theatre en Vol lo commemoriamo come sempre attraverso l’arte e il teatro, dedicando alla ricorrenza una rassegna speciale per non dimenticare le vittime dello sterminio nazista e riflettere sulla persecuzione e sui diritti dei popoli.

Quattro appuntamenti nel segno della memoria dal 26 al 28 gennaio, scopri il programma!

🗓 Venerdì 26 gennaio, ore 19:00
📍 SPAZIO TEV, Via Giuseppe De Martini 13-15, Sassari

Inaugurazione della mostra Il popolo invisibile, reportage dal Kurdistan turco. Progetto fotografico di Marco Sanna in collaborazione con l’associazione fotografica Mastros de Lughe di Thiesi.
La mostra sarà visitabile fino al 04.02.2024.
Orari di apertura: 19:00 – 21:00, per aperture straordinarie contattare 3357105396

🗓 Sabato 27 gennaio, Ore 20.30
📍 Piazza del Teatro, Alghero

Tracce – performance teatrale di Theatre en Vol con Michèle Kramers e Anna Melchiorri

🗓 Domenica 28 gennaio
📍 SPAZIO TEV, Via Giuseppe De Martini 13-15, Sassari

Ore 17:00
Tracce – performance teatrale di Theatre en Vol con Michèle Kramers e Anna Melchiorri

Ore 17.30
Il popolo invisibile, presentazione e visita guidata alla mostra fotografica a cura di Marco Sanna.

ore 18.00
La lingua proibita, concerto performance dedicato alla cultura curda, grazie alle  musiche, i racconti del vissuto, delle tradizioni sonore e delle danze medio orientali di bin Dunen e Lucia Cocco

IL POPOLO INVISIBILE

Progetto fotografico di Marco Sanna in collaborazione con l’associazione fotografica Mastros de Lughe di Thiesi

Un viaggio lungo, intenso e avventuroso alla scoperta di uno degli angoli meno noti del mondo, il Kurdistan turco, divenuto teatro di un dramma umanitario taciuto e ignorato: è quello che ha compiuto il fotoreporter Marco Sanna, visitando in due viaggi distinti, 2011 e nel 2023, le terre della regione incastonata al centro del

Medio Oriente, del sud est della Turchia, al confine con la Siria, da cui trasudano la storia e l’orgoglio di un popolo senza Stato.

Seguendo il suo sguardo errabondo, che dalla “capitale” Diyarbakir l’ha condotto ai villaggi rurali più remoti, fino a toccare le città ed i piccoli villaggi rurali, Sanna è riuscito a cogliere e a fissare i tratti essenziali e più autentici della millenaria cultura dei curdi.

E a testimoniarci un fatto incontestabile: che nonostante dai tempi di Atatürk il governo di Ankara si ostini a non riconoscerne l’identità nazionale, definendoli riduttivamente “turchi di montagna” e costringendoli in una mortificante condizione di sottomissione, i curdi non hanno affatto rinunciato a lottare quotidianamente per difendere la loro specificità, la loro lingua, il loro essere.

THEATRE EN VOL – TRACCE

La performance richiama alla mente l’Olocausto attraverso lo sguardo di donne che hanno sperimentato in prima persona le mostruosità commesse non solo contro gli ebrei, ma anche contro prigionieri politici, oppositori, sinti, rom, omosessuali. Partendo dall’indottrinamento nazifascista, passando per le persecuzioni razziali e politiche, i campi di concentramento TRACCE vuole riflettere e far riflettere sui rigurgiti odierni che inneggiano a qualsiasi forma di supremazia. In un continuo scambio tra teatro fisico e installazione, la performance parte dalle testimonianze di donne conosciute e sconosciute, per arrivare alla presentazione di elementi della politica nazista e fascista nei confronti della donna.

In un percorso silenzioso due attrici creano con pietre, nomi e piccole luci di candela una installazione che onora e ricorda le vittime della tragedia dell’Olocausto. Le accompagna una colonna sonora composta da testi registrati, da suoni e musiche che evocano un paesaggio di distruzione in cui l’azione delle    due protagoniste costituisce un atto di coraggio e di testimonianza.

«Perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre» – Primo Levi.

LA LINGUA PROIBITA

Un appuntamento dedicato alla cultura curda, grazie alle musiche, i racconti del vissuto, delle tradizioni sonore e delle danze medio orientali di Mübin Dünen e Lucia Cocco.

Mübin Dünen, poliedrico musicista e compositore, ci accompagnerà in un viaggio indimenticabile del suo vissuto, della memoria, tra le musiche curde armene turche e sufi, interpretate da Lucia con il linguaggio delle danze rotanti (sufi). Oltre al nay e alla propria voce, utilizza regolarmente il Santur (cimbalon), la Cura, il Tanbur (violoncello turco) e percussioni. Ha sviluppato uno stile personale sia nell’esecuzione che nella composizione, influenzata dai molteplici incontri con artisti europei e asiatici. Nella sua quasi ventennale carriera ha eseguito concerti negli USA, in Russia, Armenia, Georgia, Azerbaigian, Grecia, Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Francia, Germania, Romania, Austria e Italia, sia come solista che in gruppo. In Italia ha partecipato a decine di spettacoli, in particolare a Venezia (in occasione della Biennale), Volterra (rassegna del Teatro di Nascosto), Roma (Kurdish Film Festival). Inoltre ha composto le musiche di numerosi documentari, film (Topac, Kursun adres Sormaz, Dut Zamani, Denge.

Lucia Cocco inizia il suo percorso nel mondo delle arti espressive attratta dal folklore delle diverse culture, che ha modo di studiare nel corso di laurea in Beni Culturali. Studia Flamenco, danza orientale e Gipsy, danze rotanti, Tannura, e danze popolari del mediterraneo, appassionata e studiosa del linguaggio non
verbale insegna ad improvvisare in gruppo seguendo un linguaggio codificato dei movimenti della danza orientale FCBDstyle®.
L’amore per l’interazione la porta a scoprire ed integrare nella propria danza linguaggi corporei come la bioenergetica, danza Duende e Hilal, con cui approfondisce la comunicazione del corpo tradotta in linguaggio teatrale.
Conduttrice di laboratori per studenti e gruppi teatrali di propedeutica del movimento e danze rotanti.
Performer del Circo Paniko. Insegnante di yoga e appassionata di buona nutrizione, alimurgia (raccolta, studio e trasformazione delle piante selvatiche) e del viver sano.

🎟️ Il 28 gennaio è previsto un biglietto di 10€ (ridotto: 6€)
🌐 info e prenotazioni al 335 7105396 o info@theatrenvol.org

1600 1234 Theatre En Vol
Ginette et son monde

Biografia

Céline Brynart

Si forma alla ‘Scuola di Circo’, all’Espace Catastrophe’ e alla ‘Scuola Internazionale di Teatro Lassaad’ di Bruxelles (metodo Lecoq).
Si appassiona al clown e studia con Carina Bonan, Micheline Vandepoel, Kevin Brooking e Eric de Bont.
Nel 2001 crea, insieme a Eva Kahan, ‘La Compagnie du Pingouin Quotidien’, associazione culturale impegnata nella promozione di circo e teatro. Partecipa e scrive vari spettacoli e progetti di circo, circo-teatro, teatro di strada e danza tra cui ‘Les Motasses’, spettacolo di acrobazie clownesche in motorino, di e con Céline Brynart e Sara Micol Natoli; ‘Raoul et Compagnie’, spettacolo di circo della Compagnia ‘Le Plat Pays’; ‘Aller Simple’, spettacolo di circo-teatro con la regia di Micheline Vandepoel; scrive insieme a Jordi L. Vidal varie coreorgrafie per ‘Le Bal Moderne’ progetto di danza organizzato da P.A.R.T.S. Bruxelles; ‘Viola e le sue Valigie’ spettacolo di clown per ragazzi di Céline Brynart e Maurizio Giordo; ‘Pomme de Ginette’ numero di clown; ‘Spoon Surf’ numero di clown con Maurizio Giordo.
Dal 1996 insegna il circo a piccoli e grandi (Ecole de cirque de Bruxelles, Espace Catastrophe e in diversi contesti in Sardegna), e teatro, movimento e danza-contact. Dal 2021 attrice nella produzione Theatre en vol “Il grande spettacolo della fine del mondo”.